Un Centro Termale ricco di Storia
Sardara è una località sarda a metà strada tra Cagliari e Oristano, famosa per le sue terme e per le vestigia dei popoli che qui hanno abitato per secoli: il loro simbolo è il pozzo nuragico di Sant’Anastasia, uno dei più antichi e meglio conservati di tutta la Sardegna, centro del culto dell’acqua praticato dalle popolazioni nuragiche – col nome di «Funta da is dolus» – e alimentato dalla fonte curativa detta «Sa mitzixedda». Già in tempi antichissimi infatti le virtù dell’acqua di Sardara erano note. Il centro storico di Sardara è suggestivo e caratteristico, con strade in selciato e monumenti quali la chiesa di San Gregorio Magno, esemplare di gotico tra i più belli dell’isola, la chiesa di Sant’Antonio, il museo archeologico Villa Abbas con le testimonianze del popolo nuragico. Tutto da vedere è anche il castello di Monreale, che risale al periodo dei giudicati e venne visitato o abitato da alcuni dei personaggi più importanti della storia sarda, come Eleonora d’Arborea o Ugone II: dalla sua cima si gode di una vista straordinaria. Nelle vicinanze, molto noto è anche il Santuario di Santa Maria de is Acuasl a Madonna delle Acque, risalente addirittura al periodo bizantino.
Le terme di Sardara
Le rinomate terme di Sardara, ai piedi del castello di Monreale, sono le più importanti della Sardegna, alimentate da fonti minerali-bicarbonato-alcaline-ipertermali che sgorgano a una temperatura compresa tra i cinquanta e i settanta gradi. Nel complesso delle Antiche Terme di Sardara (accanto al vecchio edificio termale denominato un tempo «Aquae Neapolitanae») si possono praticare terapie come la fangoterapia, la balneoterapia, le cure inalatorie, le cure per la sordità rinogena, le cure idropiniche, le cure fisioterapiche. Gli stabilimenti termali sono particolarmente apprezzati da visitatori e turisti perché immersi in boschetti di eucalipti e di macchia mediterranea. Un albergo e un moderno centro benessere completano l’offerta.
Foto di wiseguy71