Nel corso degli ultimi mesi, anche le vendite di prodotti alimentari, come la maggior parte degli altri settori merceologici, hanno subito un netto calo di consumi anche in Italia, ma c’è un’eccezione: il cibo biologico, settore che al contrario è cresciuto di oltre l’8%. L’incremento più significativo si è verificato nell’ortofrutta, seguito da quello di latticini e prodotti da forno. Il cibo bio ormai non è più considerato un prodotto di nicchia o una scelta di lusso, quanto un acquisto consapevole, dalla maggior parte degli italiani.
Più scelta, più convenienza
Circa il 76% degli italiani ha infatti dichiarato di aver acquistato prodotti biologici almeno due volte al mese durante il 2013. Gli alimenti provenienti da agricoltura biologica costano in media tra il 30% e il 50% in più dell’equivalente fornito da aziende che lavorano con metodi di agricoltura tradizionale, anche se non è sempre così. In ogni città italiana sono sempre più numerosi infatti i negozi specializzati nella vendita di alimenti biologici ed anche la grande distribuzione si è ormai attrezzata per venire incontro a questa richiesta dei consumatori, creando delle vere e proprie linee bio a marchio proprio, che propongono prodotti da forno, cereali e legumi, frutta e verdura. Un’offerta maggiore ha significato quindi una lieve diminuzione dei prezzi ed oggi è possibile trovare anche offerte convenienti sui prodotti di più largo consumo e fare la spesa spendendo meno, senza fare compromessi sulla qualità del cibo.
La Biobank
I controlli sul cibo biologico sono molti, ma come ben sappiamo, le truffe e le contraffazioni sono sempre in agguato. Per essere certi di effettuare una scelta valida e non farsi truffare da falsi cibi biologici, oggi esiste Tuttobio 2014, una pratica guida annuale redatta da Biobank, dove si trovano l’elenco dei produttori certificati, per alimenti, cosmetici ed ogni genere di prodotti a marchio bio.