Insonnia addio?

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La settimana scorsa è stato pubblicato sul Daily Mail, famoso quotidiano inglese, il risultato di uno studio effettuato da ricercatori del reparto di neurologia della Oxford University, che ha fatto chiarezza su alcuni meccanismi dell’insonnia, che sarebbe causata dal cattivo funzionamento di un vero e proprio interruttore, che scatta nel nostro cervello nel momento in cui andiamo a letto.

 

Lo studio
Gli scienziati credono infatti di aver individuato l’interruttore che ordina al corpo quando deve dormire e questa scoperta potrebbe aiutare a combattere tutti i disturbi del sonno che ci affliggono, insonnia compresa. Il professor Gero Miesenböck, a capo del team che ha condotto la ricerca spiega che, quando siamo stanchi, ci sono alcuni neuroni che dal cervello ci gridano che dobbiamo andare a dormire. La ricerca è stata condotta tramite una sperimentazione sui moscerini della frutta e si è visto che, il gruppo in questo interruttore cerebrale era stato rimosso, è diventato insonne ed ha smesso di riposare ad intervalli regolari. Secondo gli scienziati, un gruppo simile di neuroni sarebbe presente anche in una zona del cervello umano. Questi neuroni rimarrebbero elettricamente attivi durante il sonno e, come le cellule dei moscerini, sono l’obiettivo dell’anestetico che ci fa addormentare. I ricercatori stanno ora cercando di capire come sia possibile attivare questo interruttore, per poter vincere definitivamente la battaglia contro l’insonnia. La sifa è quindi scoprire, come afferma il Dottor Diogo Pimentel, a quali segnali interni risponde l’interruttore del sonno e cosa fanno queste cellule mentre noi siamo svegli, per capire come risolvere il mistero del sonno.

 

Gli interruttori del sonno
Secondo il Professor Miesenböck esistono quindi due diversi meccanismi alla base della regolazione del sonno; uno è un orologio interno, che segue i ritmi circadiani che rendono simili uomini e animali, facendoli adattare all’alternarsi di giorno e notte nelle 24 ore; l’altro è il sonno ‘omeostatico’, che tiene conto delle ore di veglia e delle attività svolte, prima di far scattare l’interruttore del riposo. Il primo è l’orologio che ci informa quando è l’ora di andare a dormire, il secondo assomiglia più al termostato del riscaldamento di casa, che scatta quando la temperatura è troppo bassa. Aspettiamo nuovi risultati.

Per saperne di più: Daily Mail