Barefoot: senza scarpe è meglio

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Il fenomeno del barefoot è da alcuni anni sempre più diffuso nel mondo, soprattutto in America, dove è diventato una vera e propria moda, dilagante tra le star. Camminare senza scarpe comunque, aldilà della moda, è davvero salutare, non solo per i nostri piedi, ma per tutto l’organismo. Provare per credere.

 

I benefici di camminare a piedi scalzi
Sono sempre più numerosi gli studi medici che analizzano i problemi posturali causati da scarpe non adatte; le scarpe svolgono infatti diverse funzioni, soprattutto da un punto di vista estetico e funzionale, sono comode, proteggono il piede da freddo, umidità, tagli ed abrasioni, ma nascondono molte più insidie di quello che crediamo. Indossare scarpe sbagliate può infatti causare stress alle ginocchia e alle anche, dando origine nel tempo a problemi di artrite, rischio facilmente scongiurato da tutti i seguaci del barefoot. Camminare a piedi nudi, almeno trenta minuti al giorno, ha inoltre effetti positivi su ossa, muscoli, articolazione, cuore, polmoni e difese immunitarie, aiuta a prevenire borsiti e deformità delle dita dei piedi.

 

Il piede è strettamente legato al cervello
Camminare scalzi fa bene anche al nostro cervello, dato che stimola la produzione di endorfine, gli ormoni antidepressivi per eccellenza. La pianta del piede è attraversata da circa 200.000 terminazioni nervose e da una rete di capillari che, compressi durante la camminata, facilitano il ritorno linfo-venoso verso l’alto. Camminare a piedi nudi è molto salutare soprattutto per i bambini nei primi anni di vita, poichè facilita lo sviluppo dell’arcata plantare, della postura e della colonna vertebrale. Si potrebbe pensare che camminare scalzi durante l’inverno possa causare facili malanni ed influenze, ma non è affatto così: il barefoot è invece così naturale per l’uomo, che favorisce anche lo sviluppo delle difese immunitarie e rinforza l’organismo.