Con l’arrivo della stagione calda può capitare di avere problemi d’insonnia, anche a chi normalmente non ha difficoltà ad addormentarsi. L’insonnia può manifestarsi in diverse forme, che vanno dalla difficoltà a prendere sonno, alle interruzioni brevi o prolungate, ai risvegli precoci. Se si tratta di una fase temporanea e non cronica, esistono molteplici rimedi naturali a cui ricorrere, senza dover necessariamente assumere sonniferi.
Le erbe che favoriscono il sonno
Alcune erbe, utilizzate dalla medicina omeopatica, hanno infatti proprietà rilassanti sul sistema nervoso, proprietà che si rivelano molto utili come rimedio per curare i vari disturbi del sonno e soprattutto, al contrario dei medicinali, non hanno controindicazioni né effetti collaterali. Tra le piante più comuni c’è ad esempio l’arnica montana, consigliata a chi ha difficoltà a prendere sonno, soprattutto a causa dell’eccitazione che può derivare da una giornata molto intensa di lavoro o di attività fisica all’aria aperta, oppure la camomilla, adatta anche per i più piccoli, dall’effetto calmante e tranquillizzante. Un aiuto prezioso per migliorare la qualità del sonno può venire poi dal coffea crudo, rimedio che ha effetti benefici sul centro di regolazione dei nervi dei vasi sanguigni, sul cuore e sui reni, che dopo l’assunzione ritornano alla loro normale attività. Il gelsemium si rivela utile nel caso l’insonnia sorga a causa di impegni pressanti o dell’incombere di scadenze importanti, mentre l’ignatia amara aiuta nel caso la causa del sonno agitato sia dovuta a forti emozioni o ansia. Se infine non riusciamo a dormire a causa di eccessi alimentari o all’assunzione di medicinali dall’effetto eccitante, si può provare ad assumere la nux vomica.
Posologia
I rimedi omeopatici contro l’insonnia vanno assunti la sera prima di coricarsi per un periodo di almeno tre settimane. Sono acquistabili nelle farmacie che trattano anche la medicina alternativa, sotto forma di piccoli granuli da far sciogliere sotto la lingua o tinture madri da diluire in acqua. A differenza dei farmaci, non hanno effetti negativi sull’organismo e non causano dipendenza di alcun genere.