L’epidurale: cos’è l’Anestesia per il Parto

Gravidanza parto epidurale

Molte donne riescono a sopportare il dolore del parto e per loro riuscire a controllarlo è un’esperienza che arricchisce, per altre invece è un dolore insopportabile.

In quest’ultimo caso, per avere un parto sereno, le donne optano per l’epidurale che da loro sollievo: si tratta di un’anestesia locale che viene fatta durante il parto con un’iniezione attorno alla dura madre (da cui anche il nome di peridurale), la membrana che ricopre il sistema nervoso centrale, in modo da addormentare il piccolo bacino. Ma vediamo di capire meglio come funziona l’epidurale, i vantaggi e le controindicazioni.

Epidurale: cosa bisogna sapere

Questa iniezione viene fatta quando le contrazioni diventano dolorose: si fa sulla schiena da sedute o mentre si è sdraiate sul fianco e l’ago passa tra due vertebre, raggiunge lo spazio epidurale che avvolge il midollo spinale, si introduce un catetere nell’ago e poi quest’ultimo viene tolto.

Tramite il catetere viene poi iniettata l’anestesia ed il dolore diminuisce nel giro di 10-15 minuti. Per fare però l’epidurale bisogna incontrare un anestesista qualche settimana prima del parto in modo da fargli conoscere il vostro passato clinico e verificare che non vi siano controindicazioni. Tutte possono farla, se non vi sono problemi, durante il parto fino ad una dilatazione del collo dell’utero di 6-7 cm. Inoltre episiotomia e punti di sutura saranno indolore ed è possibile fare anche il cesareo.

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Epidurale: vantaggi e rischi

Con l’epidurale non solo il parto sarà più semplice e indolore, ma sarà anche meno stancante ed il padre potrà entrare più facilmente in sala parto. Inoltre la madre essendo più cosciente potrà controllare meglio i muscoli durante il parto ed avrà un recupero talmente rapido da potersi alzare dopo 4-5 ore dal parto.

Possono esservi però degli effetti indesiderati, quasi sempre di ordine benigno, come l’infiammazione dei tessuti lesi dall’iniezione oppure complicazioni dovute a un batterio presente in sala parto, reazioni allergiche ed intolleranze all’anestesia e mal di schiena per un’infiammazione delle meningi (quest’ultimo disturbo sparisce dopo pochi mesi).

Non vi è alcun pericolo di paralisi perché l’iniezione viene fatta intorno e non dentro al midollo spinale. Secondo alcuni studi però sopportare il dolore del parto rafforza il legame psicologico con il figlio quindi vengono consigliati la sofrologia, l’agopuntura ed i massaggi per sopportarlo meglio.