Sindrome di Tourette nei bambini: sintomi e rimedi

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Sindrome di Tourette

Anche i bambini possono essere colpiti dalla Sindrome di Tourette: a quest’età viene indicata con l’acronimo di “PANDAS” (Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcal infection) e presenta gli stessi disturbi che si hanno in età adulta.

A differenza di quest’ultimo caso però la Sindorme di Tourette, se viene diagnosticata in età infantile, può essere trattata ed in questo modo si limitano gli effetti negativi che avrebbe negli anni successivi. Vediamo però di capire cos’è precisamente la Sindrome di Tourette.

Cos’è la Sindrome di Tourette

bambini sindrome di tourette

Questa malattia viene causata da uno streptococco e colpisce il cervello causando sintomi neuropsichiatrici, si tratta però di una malattia ancora poco conosciuta poiché nota da pochi anni.

La Sindrome di Tourette è una malattia rara, che compare improvvisamente ed autoimmune, cioè gli anticorpi attaccano l’organismo stesso. Quando un bambino ne viene colpito mostra diversi sintomi come tic o azioni che vengono compiute in maniera ossessiva, manie e comportamenti strani (tic motori), molti bambini tendono per esempio a lavarsi spesso le mani, possono emettere strani versi, urlare senza alcun motivo e dire parole senza senso (tic vocali).

Chi viene colpito dalla Sindrome di Tourette non può controllare o reprimere questi tic, se non per alcuni istanti, e non può fare a meno di compierli altrimenti diventa nervoso mentre anzi il poterli fare gli procura un senso di rilassamento e benessere.

Sindrome di Tourette: come curarla

Naturalmente è possibile curare la Sindrome di Tourette, bisogna però non sottovalutarla e riconoscerne i sintomi. Si tratta però di una malattia ancora poco conosciuta poiché scoperta da pochissimi anni quindi non sempre si riesce a riconoscerne i sintomi: non vi sono esami per verificarne la comparsa e solo una diagnosi clinica può diagnosticarla, quando però colpisce i bambini di solito appaiono nei risultati delle analisi valori elevati di antistreptolisinico (TAS) e di antiDNasi.

Se riconosciuta in tempo questa malattia può essere curata con semplici antibiotici come Augmentin, azitromicina o benzilipennicillin, invece nei casi più gravi sono necessari la plamaferesi o la somministrazione di immunoglobuline via endovenosa. Il paziente non deve essere seguito solo da un neurologo ma anche da altri specialisti per un supporto psicologico, farmacologico e chirurgico: solitamente si vedono grandi miglioramenti ed in alcuni casi vi è una completa guarigione.