La paura dell’acqua, detta anche idrofobia, è una patologia che solitamente nasce da bambini dopo aver subito un trauma, come una semplice bevuta con relativa apnea.
Durante quel periodo della vita è molto facile superare una paura di questo tipo perché il sistema nervoso è ancora molto elastico, quindi facilmente malleabile: dal punto di vista emotivo un bambino può riuscire a combattere la paura dell’acqua che si scatena quando il cervello si trova in presenza di qualcosa che considera minaccioso.
La fobia nasce quando questa paura si scatena in situazioni non realmente pericolose, provocando ansia.
Gli effetti dell’idrofobia
Questo tipo di condizione causa una risposta del fisico non controllata, di tipo cognitivo e neurormonale: chi soffre di idrofobia manifesta questa sua paura con diverse manifestazioni fisiche come irrigidimento di tutti gli arti, battito cardiaco accelerato, dilatazione delle pupille, pressione alta ed eccessiva sudorazione.
In realtà la persona sa di trovarsi in una situazione priva di pericoli eppure il solo pensiero o la vicinanza dell’acqua possono scatenare in lei la paura come se fosse in pericolo di vita, quindi il fobico evita sempre di trovarsi in situazioni di questo tipo.
Paura dell’acqua: terapie e trucchi per combatterla
Forzare un fobico non è assolutamente consigliato perché può avere effetti contrari a quelli voluti, quindi evitate di buttarlo in acqua aspettando che reagisca e nuoti, perché l’ansia potrebbe anzi mettere a rischio la vita della persona facendola affogare. La soluzione che solitamente viene consigliata è la terapia di apprendimento con la quale il paziente viene sottoposto ad una situazione ansiogena in maniera graduale finché non vi si abitua. In questi casi è necessaria la presenza di una persona qualificata o comunque di fiducia che sia in grado di insegnare almeno le tecniche di galleggiamento e di nuoto al fobico.
Alcuni trucchi che possono aiutare in questi casi sono la presenza di un appoggio finché non si è sicuri e quindi non si decide di provare a nuotare, non mettere subito la testa sott’acqua e, se si è al mare, tenere le spalle all’orizzonte per attenuare la paura dell’acqua. Quando si è bambini superare questa paura è ancora più semplice perché la presenza di un adulto di fiducia aiuta notevolmente a riprendere un rapporto corretto con l’acqua.