La carbossiterapia è un trattamento non chirurgico, impiegato anche nel trattamento della cellulite e del grasso corporeo, che prevede l’introduzione intradermica o sottocutanea di anidride carbonica medicale. Questo tipo di trattamento in realtà è abbastanza controverso, dato che secondo alcuni pareri medici può essere non efficace o addirittura dannoso.
In cosa consiste il trattamento
Tramite l’ausilio di un macchinario, viene inserita sotto pelle dell’anidride carbonica medicale che, contribuisce al miglioramento dell’afflusso di sangue ai tessuti, migliorando quindi l’aspetto della pelle a buccia d’arancia. Il trattamento si svolge in diverse sedute on cadenza settimanale, della durata di circa venti – trenta minuti ciascuna, non prevede alcun genere di decorso post operatorio ed il paziente può riprendere immediatamente le proprie attività abituali. A seconda dell’inclinazione dell’ago è possibile intervenire più o meno in profondità, trattando in modo mirato il problema della paziente. La CO2 viene somministrata tramite iniezioni sottocutanee nella zona in cui la stasi del microcircolo è più accentuata, ma non provoca quasi mai ematomi sulla pelle.
L’efficacia e le controindicazioni
La carbossiterapia è efficace sui diversi tipi di cellulite, sia che si tratti di quella molle, edematosa o sclerotica e sulle adiposità di varia origine. Per un successo più immediato e duraturo del trattamento è consigliabile abbinarla ad altre terapie e ad un radicale cambiamento nelle abitudini alimentari e nello stile di vita. Tra le controindicazioni ci sono le insufficienze respiratorie, anemia, insufficienza epatica, tromboflebiti o embolie. Il trattamento deve essere eseguito all’interno di un centro di medicina estetica certificato, che sia in possesso dei macchinari riconosciuti dalla comunità europea e che utilizzi aghi e tubicini sterili. La carbossiterapia non può essere eseguita in caso di gravidanza.
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