In una società sempre consumista diventa difficile dire di no alle richieste dei propri figli, ma anche se vogliamo il meglio per i nostri figli, è sempre un bene porre loro dei limiti fin da piccoli.
Se non si pongono questi limiti non solo si rischia di far diventare viziato il bambino, ma anche che non impari il valore delle cose che riceve e che per averle deve prima meritarle: l’attesa sicuramente rende più soddisfacente il momento in cui si ottiene quello che si desiderava, differentemente da quando questa cosa viene ottenuta senza il minimo sforzo e senza averla meritata.
Insegnare al bambino i valori delle cose
Nella società odierna il consumismo la fa da padrone e per molti quello che conta è ottenere tutto e subito, anche quando si parla di relazioni personali, quindi i genitori devono concretizzare i desideri del bambino solo quando segue le regole: in questo modo apprezzerà quello che ottiene, specie perché a volte la vita può anche deludere.
A partire dalle piccole cose, i genitori devono usare il loro potere in modo produttivo ed intelligente per il bambino quindi, se necessario, devono saper dire anche no e non accontentarlo subito ed in ogni caso: un bravo genitore deve capire quando e come dare le giuste frustrazioni al figlio e quando premiarlo.
Dire di no rende i bambini educati
Lasciare libero il bambino di fare e ottenere quello che vuole è un grosso errore, infatti bisogna imporgli fin da subito dei limiti e delle regole, altrimenti non avrà alcun riferimento, sarà disorientato e non saprà dare un valore alle cose. Naturalmente è lesivo anche uno stile educativo troppo rigido e autoritario, con il quale al bambino viene negata qualsiasi cosa e ogni libertà, quindi non bisogna proibire ogni cosa e punire troppo spesso il bambino: facendo in questo modo si ottiene una reazione contraria nel bambino che diventa ribelle.
Ogni limite che viene posto deve essere negoziabile e discutibile, le regole devono essere chiare e motivate e a volte possono essere infrante per premiare il bambino. Inoltre entrambi i genitori devono essere d’accordo sulla linea educativa, altrimenti si destabilizza il bambino.