La crusca è un alimento importante per il benessere dell’organismo umano, in quanto può rappresentare una fonte preziosa per l’assunzione di vitamine, sali minerali, ma soprattutto fibre. Un’alimentazione povera di fibre può causare infatti problemi intestinali di diversa gravità; dalla stipsi, alle infiammazioni, fino alla più grave diverticolosi. Se non si assumono alimenti integrali quotidianamente, aggiungere un cucchiaio di crusca al giorno ai propri cibi può quindi essere un valido aiuto.
Le proprietà benefiche
La crusca è il rivestimento fibroso dei semi dei cereali, che dopo essere stato separato dalla farina, tramite la raffinazione, viene ridotto in piccole scaglie. La crusca più ricca di sostanze nutritive è quella di frumento, seguita da quelle di riso, avena e orzo. La crusca contiene infatti acidi grassi polinsaturi, magnesio, fosforo, zinco, ferro e niacina, oltre a una buona quantità di vitamine B, D ed E. In passato veniva usata come alimento per il bestiame, ma a partire dagli anni Settanta è stata rivalutata dai nutrizionisti, che la consigliano per combattere diversi problemi causati da una scorretta alimentazione; dalla stitichezza, al colon irritabile, fino all’obesità e al tumore al colon. La crusca facilita infatti il transito intestinale rendendo le feci più omogenee; riduce l’iperalimentazione, poiché assicura un senso di sazietà; migliora l’assorbimento dei nutrienti ed ha la capacità di ridurre l’assorbimento di grassi e colesterolo.
Come consumarla
La crusca si può aggiungere allo yogurt, alla ricotta o altri formaggi morbidi, può essere mescolata alle minestre e alle zuppe di verdure, utilizzata come ingrediente nelle frittate o sciolta nel latte. E’ importante comunque evitarne un eccessivo consumo; rappresenta senza dubbio una valida alternativa in caso non si consumino cibi contenenti fibre, ma è sempre meglio aumentare la quantità di frutta e verdura nelle proprie abitudini alimentari quotidiane, che cercare soluzioni in integratori, più o meno naturali.